Claudio stava per arrivare. Io lo attendevo in piedi, accanto alla porta, pronta a riceverlo.
Erano giorni che non lo vedevo ed ora avevo voglia.
Indossavo un baby-doll si seta nera che aveva una profonda scollatura sulla schiena e che lasciava il seno avvolto da un pizzo nero semitrasparente. Si intuivano i capezzoli dietro a quel velo di seduzione, ed erano turgidi e pieni di desiderio.
La stanza era in penombra e di sottofondo avevo messo una musica molto intima e sensuale.
Mi sentivo umida e un forte calore mi saliva in mezzo alle gambe: avevo voglia di far l’amore con lui, volevo sentirmelo dentro, volevo lasciarmi andare.
Suona il campanello, eccolo.
Lo faccio salire e appena richiusa quella porta gli metto le braccia al collo e mi lascio travolgere da un lungo bacio passionale. La mia lingua inizia a stuzzicarlo, gli faccio chiaramente capire che questa volta il gioco lo conduco io.
Claudio è sorpreso, ma non più di tanto, perchè mi conosce bene e sa quanto io sia istintiva ed animale quando si parla di sesso.
Lo trascino in camera da letto e pian piano inizio a slacciargli i pantaloni e a sbottonargli la camicia.
Lui ce l’ha già molto duro, mentre io lo sfioro “sbadatamente” con le mie mani curiose. Nel frattempo lui mi toglie il baby-doll e mi lascia nuda davanti a lui, con il seno fuori e due grandissimi capezzoli. Rimango solo con il perizoma nero e con le autoreggenti.
Iniziamo a sfiorarci, lui sente subito quanto sono bagnata ed io non gli nascondo tutta la mia voglia. Le cosce sono calde e i miei umori iniziano a scendere, inumidendo il ridottissimo perizoma.
Non resisto al fascino di quell’uomo, dall’aria fintamente trascurata e dalla barba di tre giorni.
Gli abbasso i boxer lentamente e dopo aver deliziato la mia vista, inizio subito a soddisfare la mia bocca vogliosa.
Glielo prendo in bocca, leccando ogni centimetro del suo membro.
Mi piace tanto il suo sapore, amo sentirmelo in bocca. La mia lingua lo percorre tutto, concedendogli generose leccate e fermandomi ogni tanto per tenerlo sulla corda.
Lo vedo godere, sento i suoi mugolii di piacere e questo mi fa eccitare ancora di più. Il suo pene è durissimo, come acciaio e mi diverto a mettermelo in bocca, cercando di avvolgerlo tutto fin dove possibile.
Poi lo tiro fuori e poi di nuovo fino in fondo, continuando nel frattempo a leccargli la cappella gonfia.
Non ce la fa più, io so che lo sto facendo impazzire e che ha una voglia matta di venire.
Ma non è ancora il momento.
Mi spiace Claudio, dovrai soffrire ancora un pò.
Voglio soddisfarmi anch’io e allora lo faccio sdraiare di forza sul letto a pancia in su e lo bendo.
Fantastico, ora è in mio potere, posso fare ciò che voglio ed è una sensazione bellissima.
Gli monto sopra, il suo membro è eretto dall’eccitazione e la mia fica è scossa da fremiti che non riesco a placare.
Lo voglio scopare. Questa sera sono io che comando.
Mi metto sopra di lui e mi strofino quanto basta su di lui, per fargli sentire quanto sono fradicia.
Lui non vede, ma sente l’umido delle mie cosce e già pregusta quello che lo aspetta: sa che tra poco lo cavalcherò selvaggiamente, come so fare io.
La tensione erotica è alta e si sentono solo i nostri respiri affannati a rompere il silenzio dell’aria.
All’improvviso sono su di lui, mi scosto il perizoma senza nemmeno toglierlo e mi infilo dentro il suo uccello duro e gonfio. Godo, tantissimo, e gode anche Claudio.
Inizio lentamente ad andare su e giù, lungo la sua asta di carne, sempre più grande, e mi sento totalmente piena. E’ così grande che mi riempie, mi dilata e mi provoca brividi profondi.
Il ritmo aumenta, io inizio a muovermi sempre più veloce su di lui, con i miei umori che ormai colano giù per le cosce, bagnando anche lui. Sempre più veloce, su e giù, lui è sempre più teso e la sua voglia di venire è evidente.
Mi sta supplicando di raggiungere l’orgasmo, ha una voglia immensa di riempirmi tutta di sperma.
Ed io, dopo essermi soddisfatta ancora a lungo, decido di accontentarlo. Aumento la velocità, e nel frattempo con la mano gli tocco le palle, per farlo impazzire.
Sento che sta per venire, sta per esplodermi dentro.
Dai Claudio vieni, vieni.
Lasciati andare e riempimi di tutta la tua animalesca passione.
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